news
Bene ....
14-06-2013 19:53 - News Squadre
Bene ... è andata bene ... e, come tutte le cose belle che ci accadono nella vita, lascia un retrogusto, una scia tanto più lunga e importante quanto è stato l´impegno e il sacrificio per farla accadere.
Sono contento, e quasi sorpreso, come lo fui per la festa che mi organizzarono (per i miei cinquant´anni) i genitori della squadra U13 che allenavo sei anni fa.
Ebbene, alcune di quelle bambine che pigolavano per le prime volte nel campo 9x9, sono fra le ragazze artefici di questa splendida promozione in serie D.
Ma cerchiamo di mettere un po´ d´ordine in questo flusso che sovrappone emozioni e razionalità ....
Quando si smette di giocare ci sono due possibilità: o ci si diverte ancora e si crede di poter continuare a perpetuare una eterna gioventù o ci si diverte ancora cercando di far in modo che altri si costruiscano una gioventù. Con ritardo (ed anche in seguito ad una dolorosa esperienza) dodici anni fa decisi per la seconda opzione. Cosa migliore non potevo fare seppur si sono alternate, come sempre nella vita, delusioni importanti e sprazzi di vera gioia, approssimazione e professionalità, intuizione ed esperienza. Il primo vero trionfo fu la vittoria dell´unico set nel campionato U15F (2002), festeggiata con una bottiglia di pessimo spumante dolciastro. La prima grande delusione fu quando una bambina di quattordici anni mi tolse il saluto poiché reo, secondo la madre, di scelte tecniche sbagliate.
Rimettersi in gioco non è sempre semplice; ho dovuto riprendere un tesserino da allenatore che avevo lasciato negli anni ottanta, ho studiato con stupore cose che credevo di sapere, ho allenato le figlie di chi allora avevo allenato e, quando è stato il caso e per allentare la tensione ho fatto anche il bischero ... cosa che mi riesce bene per natura ...
A parte un paio di loro, le ragazze che sono state protagoniste di questa bell´annata le ho allenate in varie occasioni e sono il risultato di una scrematura più o meno spontanea, che è avvenuta negli anni.
A loro si è aggiunto il "ciclone" Azzurra (Cavicchioli), da me rinominata Cele(ste), giocatrice di provata esperienza, che è stata "pietra di scandalo", detonatore di forti esplosioni ma anche collante dei pezzi di questo puzzle, che stentavano a riconoscersi.
In principio fu la preparazione con il ritiro a Pomarance, dove le ragazzine di quattordici anni convivevano con le grandi, sudando parecchio e cantando al Karaoke; poi il lavoro di palestra e la ricerca di amichevoli per testare il nostro valore, in attesa dell´unico vero test attendibile: il campionato. Troppo lungo sarebbe rendere conto di tutto ciò che è successo, per cui darò qualche numero e qualche flash.
Nella regular season 26 partite giocate con sole 3 sconfitte. Nei play off 5 partite giocate con 1 sconfitta (e come dice il Trombo ".... in casa nostra e un c´ha vinto nessuno ...)
Atlete ed altro
• Vanni Barbara (archistar in praticantato) ha il più basso tasso di presenze in allenamento (praticamente due crocette contro file interminabili di O): non pervenuta
• Banti Corinna detta "Polase" ha creduto di essere una cavia da laboratorio e quest´anno ha esperimentato di tutto (dolori muscolari, articolari, allergie etc) ma, con la magica polverina disciolta nell´acqua, ha dimenticato gli abbassamenti di pressione ed è volata alta nei play off
• Ciulli Elena la "piccola" del gruppo (e così la appello per rifarmi del babbo Luca che mi chiama ossessivamente e affettuosamente "Alto") si è divisa inizialmente con l´U16 e, per rimanere in tema di sviluppo ... è cresciuta tantissimo (tanto che "lassù", con l´aria rarefatta, ha avuto qualche problema respiratorio ...)
• Venturini Valentina che chiamerei "Ohiohi" per quel suo sentire così intenso che mi ricorda l´E.T. di Spielberg. Libero di ruolo ma non da impegno, perché in tutti i modi possibili si è adoperata perché si realizzasse IL SOGNO. Ha il "difetto" di essere figlia di Mauro "Gne" Vencia mio amico ed ex-compagno di squadra che ha "curato" le nostre palleggiatrici. Uomo dal carattere così incontentabile che, solo una volta e sotto tortura, le ha gratificate con un ".... ecco ... quella palla era quasi buona .."
• Biotti Camilla detta "2 OTTO" è stata una certezza per assiduità ed efficienza (e senza mugugni ...). Ha un piano di rimbalzo un po´ arroncigliato ma abbastanza efficace; quando, nella mia imperitura speranza, mi sono fermato a correggerla, lei è sembrata cortesemente attenta e interessata ma poi, come se niente fosse, ha ripreso la sua impostazione naturale (cagandomi in pieno .... )
• Pagliantini Elisa (Paglians) detta "Bostik" è stata un vero collante intergenerazionale; riconosciuto capitano della squadra, dallo sguardo enigmatico come la Gioconda. Ragazza molto intelligente, dalla tecnica eccelsa, è fortunatissima in amore (è riuscita a farci avere la battuta nel primo set solo la volta che l´altra squadra, pur avendo vinto il sorteggio, ha scelto il campo ... )
• Cioni Benedetta palleggiatrice molto "calda" sia perché (durante l´anno) è stata afflitta da insistenti febbriciattole sia perché, nella tensione agonistica, non le riesce difficile mandarti a c ....... voglio dire ... a quel paese (tant´è che, dopo la sua prima alzata di braccio oltre la linea scapolare, mi sono dotato di super rotolone di carta igienica)
• Giani Irene ovvero "la Macchinetta" (per la sua efficace regolarità in fase di ricezione e di battuta) ha un grande agonismo innato. Ci sente così tanto che ... delle volte ... ci si sente male ... e allora si deve mettere a gambe all´aria per rientrare in possesso della sua aggressiva lucidità
• Fontanelli Cristina detta "l´Esultante" e Berrettini Ludovica (Lulla) detta "Insomma". Le cito volentieri insieme perché, pur riluttanti verso forme di esaltazione retorica, hanno dimostrato entrambe (coi fatti) qualità, costanza (Cristina così costante e testarda da asserire ancor oggi la veridicità della profezia dei Maya) e sano agonismo (quando, nell´ultimo set dei play off, ho visto Lulla urlare coi pugni al cielo per un muro fatto, ho capito che avremmo vinto ...)
• Cavicchioli Azzurra (Cele) detta "Grrrr" e Boldrini Viola detta "Molière" : i contrari complementari perfetti per le sit-com ... I ruggiti e l´applicazione di leonessa Cele e, di contro, la sorridente improvvisazione di Violet (che mi ha mandato, nel corso dell´anno, dei messaggi così lunghi e con balle così complesse, per giustificare la sua assenza a qualche allenamento, che non ho il coraggio di cancellarli) Malgrado le scintille derivanti dal loro sferragliare, Viola ha ringraziato Azzurra due volte: la prima con delle sincere parole pubblicamente esibite, la seconda quando l´ha degnamente sostituita nella finale, dopo il grave infortunio al ginocchio destro della nostra Cele (l´unica cosa veramente brutta, di cui ci rammarichiamo, in una annata così bella ....)
• Le ragazze dell´U16: alcune di loro si sono alternate ai nostri allenamenti e hanno fatto parte della rosa; il loro contributo ha permesso migliori performance e le ha avvicinate al mondo delle "grandi"; non le cito una ad una ... ma ognuna di loro sa della mia stima ...
• Biotti Andrea (dirigente nonché addetto all´arbitro nonché mio ex compagno di squadra etc.) detto "Mano Pesante" perché alla fine di ogni partita vinta, mi batteva "cinque" con molto affetto e così forte da creare un tale doloroso arrossamento da rasentare lo svenimento (... e quest´anno di partite ne abbiamo vinte parecchie ....)
• Giani Leo"Nardo" (dirigente) detto "Fosbury" per i salti (e)saltati ad ogni decisione arbitrale non condivisa e per questo ha rischiato di finire nel libro dei Guiness (ha preferito lasciare il posto in panchina a Luca Ciulli, nelle ultime due partite, perché aveva finito le pasticche per il cuore ... )
• Pecci Alessio ovvero "Trombo" (!?!?) : un vulcano a giro per la palestra .... Allenatore e dirigente ha contagiato di allegria tutto l´ambiente. Ha mescolato competenza, bischerate e sentimento con tale spontaneità da essere un punto di riferimento importantissimo per le ragazze. Ha qualche dubbio sulla costruzione sintattica della frase e sull´uso dei vocaboli ma, un critico che privilegiasse il contenuto alla forma, lo innalzerebbe fra i grandi del panorama letterario internazionale ...
• Genitori-Pubblico: I primi sono stati così tifosi da contagiare il resto (... anche la Federazione ... che ci ha rifilato una bella multa ...) e sono stati veicolo di quella gran bella cornice che è stata addirittura una marea nei play off.
• Colonna sonora: La vittoria ha scatenato una prima notte insonne ondeggiante fra il beethoveniano "Inno alla Gioia" e le note della canzone-inno dei Queen (continuamente intonata dal Trombo); una seconda notte più rilassata e sognante, accompagnata dal "Notturno in Do# minore" di Chopin; una terza notte molto riposante con la sensazione di potersi svegliare la mattina successiva cantando l´ultimo motivo del musical "Hair"... Let the sunshine .... Let the sunshine in ...
Bene, ora mi fermo, perché sennò perdo di nuovo il filo che volevo ritrovare. Un ultimo ringraziamento lo devo a mia moglie (appellata come uno dei sette Nani per l´indole non troppo conciliante ....). Devo farlo perché l´impegno è stato importante e lei mi ha sempre sopportato e supportato (specialmente nella fase finale) accondiscendendo a tutta una serie di miei piccoli riti e non lesinando sulla carta igienica (necessaria per quel mio rapporto, morboso e quasi liquido, con il water nel pre-partita).
E´ stata veramente una bella annata; ed anche i problemi e i dissidi che ci sono stati, perdono i loro netti contorni, nel ricordo del buono che abbiamo costruito. Io, per quanto mi riguarda, conservo chiusa fra le mani, con cautela, questa bella lucciola dalla luce intensa ... pronto a liberarla, se necessario, nei miei momenti più bui ...
Vs. Otto
Fonte: Otto
Sono contento, e quasi sorpreso, come lo fui per la festa che mi organizzarono (per i miei cinquant´anni) i genitori della squadra U13 che allenavo sei anni fa.
Ebbene, alcune di quelle bambine che pigolavano per le prime volte nel campo 9x9, sono fra le ragazze artefici di questa splendida promozione in serie D.
Ma cerchiamo di mettere un po´ d´ordine in questo flusso che sovrappone emozioni e razionalità ....
Quando si smette di giocare ci sono due possibilità: o ci si diverte ancora e si crede di poter continuare a perpetuare una eterna gioventù o ci si diverte ancora cercando di far in modo che altri si costruiscano una gioventù. Con ritardo (ed anche in seguito ad una dolorosa esperienza) dodici anni fa decisi per la seconda opzione. Cosa migliore non potevo fare seppur si sono alternate, come sempre nella vita, delusioni importanti e sprazzi di vera gioia, approssimazione e professionalità, intuizione ed esperienza. Il primo vero trionfo fu la vittoria dell´unico set nel campionato U15F (2002), festeggiata con una bottiglia di pessimo spumante dolciastro. La prima grande delusione fu quando una bambina di quattordici anni mi tolse il saluto poiché reo, secondo la madre, di scelte tecniche sbagliate.
Rimettersi in gioco non è sempre semplice; ho dovuto riprendere un tesserino da allenatore che avevo lasciato negli anni ottanta, ho studiato con stupore cose che credevo di sapere, ho allenato le figlie di chi allora avevo allenato e, quando è stato il caso e per allentare la tensione ho fatto anche il bischero ... cosa che mi riesce bene per natura ...
A parte un paio di loro, le ragazze che sono state protagoniste di questa bell´annata le ho allenate in varie occasioni e sono il risultato di una scrematura più o meno spontanea, che è avvenuta negli anni.
A loro si è aggiunto il "ciclone" Azzurra (Cavicchioli), da me rinominata Cele(ste), giocatrice di provata esperienza, che è stata "pietra di scandalo", detonatore di forti esplosioni ma anche collante dei pezzi di questo puzzle, che stentavano a riconoscersi.
In principio fu la preparazione con il ritiro a Pomarance, dove le ragazzine di quattordici anni convivevano con le grandi, sudando parecchio e cantando al Karaoke; poi il lavoro di palestra e la ricerca di amichevoli per testare il nostro valore, in attesa dell´unico vero test attendibile: il campionato. Troppo lungo sarebbe rendere conto di tutto ciò che è successo, per cui darò qualche numero e qualche flash.
Nella regular season 26 partite giocate con sole 3 sconfitte. Nei play off 5 partite giocate con 1 sconfitta (e come dice il Trombo ".... in casa nostra e un c´ha vinto nessuno ...)
Atlete ed altro
• Vanni Barbara (archistar in praticantato) ha il più basso tasso di presenze in allenamento (praticamente due crocette contro file interminabili di O): non pervenuta
• Banti Corinna detta "Polase" ha creduto di essere una cavia da laboratorio e quest´anno ha esperimentato di tutto (dolori muscolari, articolari, allergie etc) ma, con la magica polverina disciolta nell´acqua, ha dimenticato gli abbassamenti di pressione ed è volata alta nei play off
• Ciulli Elena la "piccola" del gruppo (e così la appello per rifarmi del babbo Luca che mi chiama ossessivamente e affettuosamente "Alto") si è divisa inizialmente con l´U16 e, per rimanere in tema di sviluppo ... è cresciuta tantissimo (tanto che "lassù", con l´aria rarefatta, ha avuto qualche problema respiratorio ...)
• Venturini Valentina che chiamerei "Ohiohi" per quel suo sentire così intenso che mi ricorda l´E.T. di Spielberg. Libero di ruolo ma non da impegno, perché in tutti i modi possibili si è adoperata perché si realizzasse IL SOGNO. Ha il "difetto" di essere figlia di Mauro "Gne" Vencia mio amico ed ex-compagno di squadra che ha "curato" le nostre palleggiatrici. Uomo dal carattere così incontentabile che, solo una volta e sotto tortura, le ha gratificate con un ".... ecco ... quella palla era quasi buona .."
• Biotti Camilla detta "2 OTTO" è stata una certezza per assiduità ed efficienza (e senza mugugni ...). Ha un piano di rimbalzo un po´ arroncigliato ma abbastanza efficace; quando, nella mia imperitura speranza, mi sono fermato a correggerla, lei è sembrata cortesemente attenta e interessata ma poi, come se niente fosse, ha ripreso la sua impostazione naturale (cagandomi in pieno .... )
• Pagliantini Elisa (Paglians) detta "Bostik" è stata un vero collante intergenerazionale; riconosciuto capitano della squadra, dallo sguardo enigmatico come la Gioconda. Ragazza molto intelligente, dalla tecnica eccelsa, è fortunatissima in amore (è riuscita a farci avere la battuta nel primo set solo la volta che l´altra squadra, pur avendo vinto il sorteggio, ha scelto il campo ... )
• Cioni Benedetta palleggiatrice molto "calda" sia perché (durante l´anno) è stata afflitta da insistenti febbriciattole sia perché, nella tensione agonistica, non le riesce difficile mandarti a c ....... voglio dire ... a quel paese (tant´è che, dopo la sua prima alzata di braccio oltre la linea scapolare, mi sono dotato di super rotolone di carta igienica)
• Giani Irene ovvero "la Macchinetta" (per la sua efficace regolarità in fase di ricezione e di battuta) ha un grande agonismo innato. Ci sente così tanto che ... delle volte ... ci si sente male ... e allora si deve mettere a gambe all´aria per rientrare in possesso della sua aggressiva lucidità
• Fontanelli Cristina detta "l´Esultante" e Berrettini Ludovica (Lulla) detta "Insomma". Le cito volentieri insieme perché, pur riluttanti verso forme di esaltazione retorica, hanno dimostrato entrambe (coi fatti) qualità, costanza (Cristina così costante e testarda da asserire ancor oggi la veridicità della profezia dei Maya) e sano agonismo (quando, nell´ultimo set dei play off, ho visto Lulla urlare coi pugni al cielo per un muro fatto, ho capito che avremmo vinto ...)
• Cavicchioli Azzurra (Cele) detta "Grrrr" e Boldrini Viola detta "Molière" : i contrari complementari perfetti per le sit-com ... I ruggiti e l´applicazione di leonessa Cele e, di contro, la sorridente improvvisazione di Violet (che mi ha mandato, nel corso dell´anno, dei messaggi così lunghi e con balle così complesse, per giustificare la sua assenza a qualche allenamento, che non ho il coraggio di cancellarli) Malgrado le scintille derivanti dal loro sferragliare, Viola ha ringraziato Azzurra due volte: la prima con delle sincere parole pubblicamente esibite, la seconda quando l´ha degnamente sostituita nella finale, dopo il grave infortunio al ginocchio destro della nostra Cele (l´unica cosa veramente brutta, di cui ci rammarichiamo, in una annata così bella ....)
• Le ragazze dell´U16: alcune di loro si sono alternate ai nostri allenamenti e hanno fatto parte della rosa; il loro contributo ha permesso migliori performance e le ha avvicinate al mondo delle "grandi"; non le cito una ad una ... ma ognuna di loro sa della mia stima ...
• Biotti Andrea (dirigente nonché addetto all´arbitro nonché mio ex compagno di squadra etc.) detto "Mano Pesante" perché alla fine di ogni partita vinta, mi batteva "cinque" con molto affetto e così forte da creare un tale doloroso arrossamento da rasentare lo svenimento (... e quest´anno di partite ne abbiamo vinte parecchie ....)
• Giani Leo"Nardo" (dirigente) detto "Fosbury" per i salti (e)saltati ad ogni decisione arbitrale non condivisa e per questo ha rischiato di finire nel libro dei Guiness (ha preferito lasciare il posto in panchina a Luca Ciulli, nelle ultime due partite, perché aveva finito le pasticche per il cuore ... )
• Pecci Alessio ovvero "Trombo" (!?!?) : un vulcano a giro per la palestra .... Allenatore e dirigente ha contagiato di allegria tutto l´ambiente. Ha mescolato competenza, bischerate e sentimento con tale spontaneità da essere un punto di riferimento importantissimo per le ragazze. Ha qualche dubbio sulla costruzione sintattica della frase e sull´uso dei vocaboli ma, un critico che privilegiasse il contenuto alla forma, lo innalzerebbe fra i grandi del panorama letterario internazionale ...
• Genitori-Pubblico: I primi sono stati così tifosi da contagiare il resto (... anche la Federazione ... che ci ha rifilato una bella multa ...) e sono stati veicolo di quella gran bella cornice che è stata addirittura una marea nei play off.
• Colonna sonora: La vittoria ha scatenato una prima notte insonne ondeggiante fra il beethoveniano "Inno alla Gioia" e le note della canzone-inno dei Queen (continuamente intonata dal Trombo); una seconda notte più rilassata e sognante, accompagnata dal "Notturno in Do# minore" di Chopin; una terza notte molto riposante con la sensazione di potersi svegliare la mattina successiva cantando l´ultimo motivo del musical "Hair"... Let the sunshine .... Let the sunshine in ...
Bene, ora mi fermo, perché sennò perdo di nuovo il filo che volevo ritrovare. Un ultimo ringraziamento lo devo a mia moglie (appellata come uno dei sette Nani per l´indole non troppo conciliante ....). Devo farlo perché l´impegno è stato importante e lei mi ha sempre sopportato e supportato (specialmente nella fase finale) accondiscendendo a tutta una serie di miei piccoli riti e non lesinando sulla carta igienica (necessaria per quel mio rapporto, morboso e quasi liquido, con il water nel pre-partita).
E´ stata veramente una bella annata; ed anche i problemi e i dissidi che ci sono stati, perdono i loro netti contorni, nel ricordo del buono che abbiamo costruito. Io, per quanto mi riguarda, conservo chiusa fra le mani, con cautela, questa bella lucciola dalla luce intensa ... pronto a liberarla, se necessario, nei miei momenti più bui ...
Vs. Otto
Fonte: Otto