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Serie DM: VVFF Ruini-Virtus (3-0) Un... due... tre... stella!!
29-03-2017 17:21 - News Squadre

I ragazzi di oggi difficilmente potranno capire di cosa sto per parlare. Negli anni ´60 la nostra infanzia e la nostra adolescenza sono state caratterizzate da quelli che erano i giochi di strada.... Provate a resettare tutto e provate ad immaginare una giornata senza telefoni e telefonini; senza iPad, iPod, Pc e "teleschermi" con offerte di ogni tipo... Gli unici media a disposizione erano radio transistor gracchianti, televisioni condominiali in bianco e nero e mangiadischi nei quali "fondevamo" i pochi 45 giri (che però ci facevano sognare) .... e poi c´era la strada. Ho avuto la fortuna di crescere nella "Girata de´ Preti" in una casa confinante con il "campino" di via Montemaggio. Con Fabio (i´ Vespa), Gianfranco (i´ Pelo), Andrea (Ago) ed altri, siamo cresciuti con i giochi tramandati e l´immaginazione. Nascondino... pio zoppo... buchetta (con le palline di vetro) ... tappini (circuiti disegnati sull´asfalto sui quali ci sfidavamo coi tappi delle bottiglie) ... guardie e ladri... laccini (ricavati dalle camere d´aria delle biciclette)... storie di cow boy inventate... partite di pallone memorabili, che duravano ore e che spesso venivano interrotte dal raro passaggio delle poche auto circolanti o dal vigile urbano, che ci sequestrava il solo prezioso attrezzo da gioco che possedevamo. Ma anche un due tre stella... dove un "capo", girato di spalle rispetto agli altri ragazzi, pronuncia la suddetta "formula magica", si volta di scatto e dove gli altri si devono far trovare immobili (dopo un breve avanzamento) se non vogliono ripartire daccapo. Eccoci arrivati al dunque. Tutto l´excursus che abbiamo fatto ha una doppia funzione: una curativa (parlando di altro si distoglie l´attenzione dalla solenne e lancinante arrabbiatura per la partita di sabato scorso), una esplicativa (perché quel vecchio gioco è quello che si è intravisto nella nostra prestazione). La nostra partita con la Ruini, nella scura palestra di Scandicci, è stata molto più scura dell´ambientazione. Il risultato parla chiaro, con set perduti in maniera netta (25-18; 25-21; 25-16) e, direi meglio, inetta. Nessuno ha svolto i propri compiti e nessuno è riuscito a scrollarsi di dosso uno strano stato di torpore ipnotico... La partita ha seguito la seguente partitura: pochissimi attacchi imprendibili da parte degli avversari; molti attacchi in diagonale alta e lunga dell´opposto fiorentino; tantissimi pallonetti dietro al nostro muro o fra zona 3 e 6.... e noi... un due tre stella... immobili come se il campo fosse cosparso di mastice... immobili come immersi in un terreno paludoso... immobili come statue di sale, a rischio scioglimento.
La nota positiva è che, a tre giornate dalla conclusione della stagione regolare, siamo sostanzialmente approdati ai play off. La nota negativa è che si è vista una squadra non affamata, quasi soddisfatta dell´obbiettivo (proposto ad inizio stagione) raggiunto. La soddisfazione si raggiunge quando si è fatto il massimo relativamente alle proprie possibilità... e con la Ruini questo non è successo. Speriamo che sabato prossimo, fra le mura amiche del PalaPieraccini, lo spirito di questi ragazzi, che tanto mi ha entusiasmato quest´anno, risorga dalle ceneri. Speriamo che la voglia di vincere, convincere e convincersi, si estrinsechi nella voglia di esprimersi e di divertirsi... perché poi, in fondo, il nostro sport è anche un bellissimo gioco.
Alè Alè Bianch´e Blè